COMUNICAZIONE-In memoria dell'arch. Agostino Brotto Pastega |
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marted́ 05 luglio 2022 | |
Cari Amici, quando ieri, di prima mattina, Andrea Minchio mi ha telefonato per darmi la notizia della morte di Agostino Brotto Pastega, il sentimento che abbiamo condiviso è stato quello della perdita di un gigante della Cultura e soprattutto della Cultura di Bassano e del territorio. Aveva infatti dedicato la sua intera vita, oltre che all’insegnamento, alla ricerca più attenta e competente delle fonti, passando letteralmente anni negli archivi – da quelli di Roma a quello di Stato di Venezia a quelli delle più piccole parrocchie – e non certo per tenere per sé il frutto di tanto lavoro o trarne un pur legittimo guadagno ma offrendolo a tutti senza mai chiedere nulla in cambio. Una ricerca così profonda gli ha consentito ripetutamente di correggere e dare nuova luce ad aspetti della nostra storia; il che ha suscitato sempre l’apprezzamento anche degli ambienti accademici. La nostra immensa fortuna ha avuto un inizio visibile a tutti: nel marzo 1990 usciva il numero 4 de L’Illustre bassanese, a distribuzione gratuita, dedicato ad “Antonio Gaidon. Un eclettico nell’età dei lumi”, nella cui presentazione l’architetto Agostino Brotto Pastega veniva presentato quale “studioso di storia dell’architettura e della ceramica” e il suo testo “così ricco di dati biografici e di riferimenti culturali”. Così scriveva il direttore responsabile prof. Giambattista Vinco da Sesso, nel corso degli anni nostro socio, consigliere e presidente e nel 1999, insieme alla moglie prof. Livia Alberton, Premio Cultura Città di Bassano. Pochi mesi prima era nato il “bimestrale monografico di cultura bassanese” e nel numero 1 (testo di Giuseppe Busnardo dedicato ad Alberto Parolini) il direttore responsabile scriveva che “la nostra rivista si propone ora di continuare la tradizione con una formula nuova e originale: offrire ogni due mesi ai lettori un’agile monografia, rigorosa e aggiornata nel contenuto, piana e divulgativa nel linguaggio, corredata da illustrazioni scelte e significative”. E che dire dell’architetto, giornalista ed editore, allora trentenne, Andrea Minchio, nostro socio, oggi anche direttore responsabile de L’Illustre? Tutto il bene possibile ma soprattutto, considerato quanto schivo è stato Agostino, l’aver saputo in ogni circostanza supportarlo e, direi quasi, accudirlo. In questo, e non solo, fondamentale il ruolo della moglie di Andrea, Elena Trivini Bellini, nostra socia, e, con competenze sia scientifiche che redazionali, di Livia Alberton Vinco da Sesso, nostra socia fondatrice e consigliera. Per la cronaca, nel supplemento al citato numero 4 veniva chiesto a me, venticinquenne e da cinque anni nel Consiglio direttivo degli Amici del Museo e dei Monumenti di Bassano del Grappa, di scrivere un pezzo in occasione dell’anniversario dell’Associazione: “25 anni di Cultura a Bassano. Gli Amici del Museo, oggi”. Agostino non è mai stato un nostro socio e credo non si sia mai iscritto ad alcun sodalizio in vita sua. Abbiamo sempre rispettato la sua scelta senza mai cercare di forzargli la mano ma penso che chiunque l’abbia conosciuto o abbia anche solo letto i suoi scritti lo consideri tra i più grandi amici che mai abbiano avuto i nostri Musei, la nostra Biblioteca, i nostri Archivi, i nostri Monumenti e la nostra Città. Sono più di cinquanta le sue monografie pubblicate ne L’Illustre, cui vanno aggiunti i volumi scritti, gli articoli – il capitolo nella Storia di Bassano del Grappa “Nobiltà e borghesia a Bassano del Grappa tra Otto e Novecento”, l’articolo nel nostro Notiziario del 2001 “Il mesto ritorno a casa del pittore Roberto Roberti” - ma anche i dipinti, i disegni e molto altro. E’ ad esempio di poche settimane fa la presentazione in Museo del suo monumentale Un paesaggio aperto. La vicenda artistica e civile di Antonio Baggetto (1882-1962) nel Veneto della prima metà del Novecento, per l’ultimazione del quale sia Livia Alberton che io stesso gli abbiamo dato una mano. Di seguito ho pensato di allegare i titoli del bimestrale da lui scritti. Anche per merito di Agostino L’Illustre bassanese ha ricevuto nel 1992 la targa di benemerenza della Città di Bassano del Grappa e nel 2014 il Premio Cultura San Bassiano. Il consiglio direttivo e io non ci abbiamo pensato due volte quando si è trattato di organizzare la presentazione, all’interno del nostro programma, del suo ultimo studio su Giacomo Casa nell’Illustre, invitando il prof. Nico Stringa e il dott. Camillo Tonini ad affiancare Andrea Minchio. La registrazione è caricata in audio e video nel nostro profilo Facebook e nel nostro canale Youtube. Agostino non era purtroppo presente. Da anni infatti la malattia ne aveva indebolito e distrutto il corpo, lasciandogli intatta la lucidità di mente, tanto da consentirgli comunque di lavorare ad un altro, e incompiuto, Illustre. E da anni alcuni di noi, sia pubblicamente che in privato, hanno cercato di sensibilizzare chi di dovere a tributargli in tempo utile il riconoscimento che, a detta di tutti, gli spettava: il Premio Cultura Città di Bassano (che la nostra stessa Associazione ha ricevuto nel 1999). Attenzione, a detta di tutti coloro che abbiano collezionato, letto e ammirato i suoi scritti; che abbiano una passione o almeno un qualche rispetto per la Cultura fatta di ricerca sul campo, lontano dai riflettori o dagli opportunismi. Ottimi i bassanesi famosi nel mondo ma perché, in questi ultimi anni Agostino, anni fa don Franco Signori – altro gigante della Cultura di Bassano e del territorio – si sono lentamente spenti senza che chi di dovere abbia sentito il dovere di conoscere a fondo la nostra Cultura, della nostra Città e della nostra Regione, o almeno abbia voluto ascoltare i giusti consigli di chi di Cultura a Bassano si occupa da sempre, e quindi tributare a don Franco e ad Agostino un giusto riconoscimento? “Ma Gesù stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria” (Giovanni 4,44). La profonda Fede e la conoscenza del Vangelo di don Franco e di Agostino li avevano messi al riparo da vane aspettative di una riconoscenza terrena. Noi, nell’ammirazione e nell’affetto che abbiamo provato per loro, non possiamo che indignarci per tanta trascuratezza nei loro confronti e cercare di trasformare la nostra indignazione nel bene, in tanto in quanto potremo, che verrà dalla conoscenza e valorizzazione delle loro opere. Marcello Zannoni -- Il Presidente ASSOCIAZIONE "AMICI DEI MUSEI E DEI MONUMENTI DI BASSANO DEL GRAPPA" APS Via Museo, 6 - 36061 Bassano del Grappa (VI) tel. Giuliana Piasentin Monti 348-3203481 www.amicimuseibassano.it Facebook: Amici dei Musei e dei Monumenti di Bassano del Grappa Instagram: amicideimusei_bdg ORARI SEGRETERIA: mercoledì ore 16.00-18.00 ; venerdì 10.00-12-00; sabato pomeriggio in occasione delle conferenzeNumeri de L’Illustre bassanese scritti da Agostino Brotto Pastega
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